Bra duro DOP

Prende il nome da una cittadina del cuneese in cui esso non viene prodotto, né quasi mai lo è stato. Si deve invece ai commercianti Braidesi la diffusione di questo formaggio. La crosta grigio chiaro è liscia e regolare. La pasta di colore paglierino è elastica, leggermente occhiata e dolce.
LATTE, SALE, CAGLIO
7 KG CA
60 GG. A 4° C

Confezioni

Banco Taglio

La stagionatura è fondamentale per conferire al formaggio una ricchezza unica di sapori, esaltandone le caratteristiche originali. E le tecniche non sono molto cambiate rispetto ai tempi del castello. Nelle cantine sotterranee, temperatura e umidità sono perfette per la stagionatura dei formaggi.
Sugli scaffali di legno, tra gli antichi mattoni del ‘300, i formaggi respirano l’aria della storia e della campagna piemontese, e si affinano con calma. Qui il tempo non conta. E dopo mesi e mesi nelle cantine del castello, questi formaggi riemergono da un lungo viaggio sotterraneo carichi di note aromatiche intense e ineguagliabili nei profumi e nei sapori.

Inventa in un attimo

Aperitivo

Fette di pane rustico guarnite con questi abbinamenti: Toma al Tartufo e frittata, Castelmagno e miele, Raschera e prosciutto affumicato, Toma Piemontese e noci, Bra Duro e lardo.

Taglieri

Ecco come creare un tagliere tutto gusto, per veri cultori dei grandi formaggi piemontesi. Partiamo dall’Italico e andiamo a crescere con Toma Buona e Toma al Tartufo.

Gourmet

Ispirazioni DOP: Castelmagno con composta di mirtilli, Raschera per mantecare il risotto e per la fonduta, Bra Duro a scaglie nelle insalate, Bra Tenero a caldo nelle frittate o sulla carne, Toma Piemontese per gratinare gli gnocchi.